
Come tutti i settori economici, anche l’edilizia sta vivendo da molti anni un processo di repentini cambiamenti ed evoluzioni, trainate principalmente da un’innovazione tecnica e tecnologica sempre più avanzata.
Un’evoluzione che richiede una sempre maggiore interconnessione tra le diverse
professionalità, una comunicazione e un confronto costante, ponendo come elemento
fondamentale la capacità di superare credenze e abitudini consolidate, per ottenere obiettivi chiari e
soprattutto condivisi, sia tra gli attori che intervengono nel processo edilizio che tra gli attori stessi e i
committenti.
Una nuova cultura del costruire
L’Antartide è una metafora valida per comprenderne alcuni aspetti. Un ambiente estremo che propone molteplici sfide e continui ribaltamenti di prospettiva. Bisogna saper pianificare, analizzare i rischi e sfruttare al meglio le risorse tecnologiche disponibili. Allo stesso tempo, l’illusione del controllo e della governabilità degli eventi sono trappole che possono compromettere il risultato stesso dell’impresa. In un ambiente estremo, dove i rischi sono altissimi, si comprende che è indispensabile saper essere paradossali: bisogna saper progettare, pianificare e organizzare, ma anche essere aperti alle novità e flessibili nell’adattarsi ai cambiamenti.
In particolare, è importante imparare a far questo in allineamento con i membri della squadra, anche se i
team sono sempre più eterogenei, multidisciplinari e caratterizzati da età e mentalità differenti.
Gli ospiti del convegno
Chiara Montanari
Ingegnere, prima italiana a capo di una missione in AntartideFabio Miglioranzi
Libero professionista specializzato nella gestione del cantiereGiuseppe Mosconi
Coordinatore progetto CQ
Crediti Formativi previsti
- 4 per gli Architetti
- 3 per gli Ingegneri
- 3 per i Geometri
- 3 per i Periti Industriali (solo iscritti all’Ordine di Verona)